Guatemala

International Help, dopo essere stata tra il 1998 e il 2007 a fianco delle attività sociali della parrocchia Cristo Nuestra Paz nel quartiere del Limon, diretta dal sacerdote piemontese don Piero Nota, successivamente riparato in Italia a causa di minacce di morte, ha intrapreso in Guatemala una campagna per contrastare il traffico di esseri umani verso il Messico e poi gli Stati Uniti. Sono migliaia, in Centro America (come in tante altre frontiere fra il sud e il nord del mondo) i migranti che si affidano a trafficanti nella speranza di un riscatto dalla povertà e di una vita migliore. Spesso diventando preda di criminali che trasformano il cammino della speranza in un incubo di schiavismo, prostituzione e, a volte, addirittura di traffico d’organi.

Il progetto, che è sviluppato insieme a Padre Mauro Verzelletti, responsabile del servizio della Pastorale di Mobilità Umana (PMH) della Chiesa Cattolica, si propone di informare le popolazioni sia sul territorio guatemalteco che ai passi di frontiera, tramite manifesti, volantini, incontri, spot televisivi e radiofonici e, soprattutto, attraverso l’informazione di quanti, gli insegnanti in primo luogo, sono a contatto con i giovani e le loro famiglie per metterli in guardia dai pericoli della delinquenza organizzata.

Inoltre, negli ultimi mesi del 2021, per contrastare una diffusa sottoalimentazione della popolazione dovuta alla pandemia di COVID-19 e alla sostanziale scomparsa delle attività economiche di strada, International Help ha iniziato a sostenere mense popolari gestite anch’esse dalla Chiesa Cattolica che stanno permettendo alla parte più fragile della popolazione almeno la sopravvivenza.

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