Notizie dal Kurdistan

Da oltre venti anni la nostra associazione opera in Kurdistan irakeno con aiuti ai profughi vittime dell’Isis e ricostruzione di case distrutte, fornitura di apparecchiature sanitarie e molto altro.

Da alcuni mesi siamo impegnati nel collaborare all’apertura di un nuovo ospedale ad Akre, dedicato alla. cura della talassemia. Una vera piaga in quell’area. La presenza in loco del nostro rappresentante Jabbar e il sostegno di tanti medici torinesi, oltre a quello del locale Ordine dei Medici, ci confortano sulla via di completamento di una struttura di grande importanza.

Vent’anni di International Help in Kurdistan

La testimonianza da parte del nostro rappresentante in Kurdistan Jabbar sul nostro intervento ventennale in quell’area:

Recenti interventi in Siria e Irak

In Rojava (Kurdistan siriano), si è completato lo scavo di 38 pozzi a fronteggiare la siccità ormai cronica.

Un pozzo per ogni scuola e per ogni villaggio con benessere immediato per i piccoli studenti e per le popolazioni rurali, favorite anche nella loro attività di agricoltura e pastorizia.

In Irak, dopo l’acquisto, lo scorso anno, di un ecografo a un Ospedale Oncologico di Kirkuk è iniziato il supporto ad altre due strutture gestite da operatori volontari nelle città di Bartalla – nella piana di Ninive – e nella stessa Kirkuk. L’intervento consiste nell’acquisto di farmaci a Bartalla e nell’acquisizione di apparecchiature sanitarie a Kirkuk, città peraltro “gemellata” con Torino.

Tutti gli interventi sono stati possibili grazie alla presenza in loco del nostro iscritto Jabbar, che laggiù opera professionalmente come architetto per buona parte dell’anno.

Seguono le immagini della recente consegna di farmaci per un totale di 2600 euro alla Miran Health Foundation di Bartalla.

Ultime novità dal Kurdistan

Alcune novità dal Kurdistan iracheno e siriano. Per prima cosa, è finalmente entrato in funzione l’ecografo che abbiamo donato a febbraio 2022 all’ospedale di Suleimanya, nel Kurdistan iracheno.

Ecco alcune immagini:

In Rojava – Kurdistan siriano – è invece iniziato lo scavo della quarta decina di pozzi, realizzati ognuno vicino a una scuola, ma usati anche dalla popolazioni dei villaggi. Un aiuto importante per un’area gravata dal secondo anno di siccità. 

Intervista a Mazloum Abdi Kobane

Le ricadute delle devastazioni compiute dall’Isis e dell’invasione turca del Rojava dell’autunno 2019 continuano a causare uno stato di profondo disagio a circa un milione di rifugiati e sfollati in Kurdistan Iracheno e circa 500.000 sfollati in Kurdistan Siriano.

Al proposito, vi segnaliamo un’importante intervista al generale Mazloum Abdi Kobane, curdo, leader politico e militare delle Forze Democratiche Siriane, realizzata da Gianni Vernetti per Repubblica il 25 ottobre (articolo a pagamento).

Aiuti al Kurdistan siriano (Rojava)

Grazie all’invio di 5000 euro, e alla presenza in Kurdistan del nostro rappresentante Abduljabbar Mustafa Baghawan, architetto italo-curdo, è stato finanziato lo scavo di altri 10 pozzi che forniscono acqua potabile ai profughi vittime dell’invasione turca dello scorso autunno.

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Grazie da Ava

L’organizzazione Ava, con cui collaboriamo alla realizzazione dei pozzi, ha terminato la sua campagna per rispondere alla chiamata della gente di Hasaka (#Rojava), dove sono stati scavati 10 pozzi e preparati con l’attrezzatura necessaria per pompare l’acqua in alcune aree della città […]. Sono 1197 le famiglie che potranno beneficiarne. Ava-sccck ringrazia tutti coloro che hanno contribuito a far funzionare la campagna.

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