La vita di don Piero Nota, dalle campagne di Airasca, primo di sette fratelli, alla vocazione religiosa. E poi una vita spesa a favore dei poveri.
Prima nel quartiere operaio di Mirafiori, accompagnando le lotte per i diritti, soprattutto quello alla casa, oggetto delle grandi lotte degli anni ’70 . E poi, a partire dal 1985, in Guatemala.
L’organizzazione Ava, con cui collaboriamo alla realizzazione dei pozzi, ha terminato la sua campagna per rispondere alla chiamata della gente di Hasaka (#Rojava), dove sono stati scavati 10 pozzi e preparati con l’attrezzatura necessaria per pompare l’acqua in alcune aree della città […]. Sono 1197 le famiglie che potranno beneficiarne. Ava-sccck ringrazia tutti coloro che hanno contribuito a far funzionare la campagna.
Una testimonianza di Padre Mauro Verzeletti, missionario di San Carlo scalabriniano, Casa del Migrante (#Guatemala), sul dramma dei bambini e degli adolescenti migranti non accompagnati. La pandemia di #Covid ha ulteriormente peggiorato la situazione dei Paesi di origine, transito, e destinazione finale di queste giovani vite spinte a fuggire dalle loro case per estrema povertà, violenza e rischio di reclutamento da parte di bande criminali. Durante il viaggio sono molto vulnerabili e finiscono per essere preda di organizzazioni che speculano sulla tratta di esseri umani.
Anche quest’anno puoi donare il tuo #5×1000 a International Help: a te non costa nulla ma vale molto per le persone che possono così ricevere aiuto. Grazie a tutti!
Un saluto e un aggiornamento di don Filippo, missionario salesiano a Lare, villaggio Nuer in Etiopia, al confine con il Sud Sudan. Gli aiuti che grazie alla vostra generosità abbiamo mandato in questi mesi hanno consentito di acquistare materassi e altri oggetti di prima necessità per le povere persone di quel villaggio.
Mohamed Aden Sheik. La storia irripetibile di un uomo, di un medico, di uno studioso dell’Islam votato alla politica e alla democrazia.
Più volte ministro in Somalia, incarcerato per sei anni in stato di isolamento.
Liberato tramite Amnesty International, fino alla morte ha proseguito in Italia la professione e l’attività politica.
Livorno, città “atoscana” che si nasconde, fondata nel ‘500 attraverso le leggi “livornine” dai Medici reclutando tra i popoli del Mediterraneo perseguitati, colpevoli di piccoli reati e altri dannati della terra e del mare. Nutriti durante la costruzione del porto da un misto di pesce povero, il cacciucco che può essere la metafora di una città, melting pot di tante culture che per vocazione mai ha discriminato i più deboli. Una storia affascinante e misconosciuta.
Attraverso tre racconti di vite vissute, l’immigrazione a Torino tra gli anni ’60 e il 2000.
Tre storie declinate in anni diversi. Ma unite dalla esperienza di ognuno dei protagonisti a superare il trauma dell’emigrazione soprattutto attraverso gli altri, visti con spirito di solidarietà e condivisione.